Nessuna parolaccia. Questa la chiave di volta dell'esordio da regista di Alessandro Siani, con la quale spera di riuscire a distinguersi dagli altri film all'italiana. Il regista, oltre che attore e sceneggiatore, ci propone una commedia divertente che scala le vette del box Office cercando di passare, tra un passerotto blu e un "Cenerentolo" al contrario, da una farsa del primo atto alla favola del secondo. Il tutto contornato dal l'impossibilità di Siani di rimanere serio anche durante l'intervista, ma ci piace così.
- Hai avuto problemi nel dirigere il tuo primo film?
A.S: "All'inizio ovviamente si, più che tecnicamente, cercavo di farmi capire a gesti (ride). Sono stato aiutato dalla sceneggiatura,che è stata fatta molto bene e sulla quale sono potuto intervenire senza problemi. In ultimo il grande aiuto è venuto dal cast molto affiatato."
- Come mai la scelta De Sica/ Autieri per il musical?
A.S.: "La scelta di Serena perchè l'avevo già vista in un film in cui faceva la principessa come “Vacanze romane” ma la volevo completamente diversa, in un ruolo di povera che si innamora del personaggio interpretato da De Sica. Avevo bisogno di un attrice al suo livello. Per quanto riguarda Cristian, mi sono ispirato al “Conte Max”, volevo il tema poveri/ricchi con un'ambientazione da film americano ma senza mai esagerare."
- Che film ti piacciono e a quali film ti sei ispirato?
A.S.: "Alcuni film che mi piacciono di certo sono “Un piccolo lord” e “Una poltrona per due”.
- Come è stato lavorare con Siani?
Sarah Felberbaum: "Abbiamo cercato di lavorare fin da subito su ogni piccola cosa o frase in modo tale da dare uno spessore al personaggio per non rendere il mio personaggio la solita principessa antipatica. Mi ha dato modo di fidarmi e lasciarmi completamente andare all'interpretazione."
- Come è stato lavorare con Siani?
Cristian De Sica: "Alessandro è un collega favoloso, forse perché nasce attore, di solito i registi non hanno il senso dell'umorismo e non hanno questa ipersensibilità nel far recitare i propri attori. E' stato facile e divertente lavorare con lui, ne è nata anche una bella amicizia."
-Apprezzi di più o di meno questi ruoli in cui interpreti un personaggio da non protagonista, in cui puoi, magari, giocare di più a fare l'attore?
C.D.S: "I ruoli in cui faccio il poliziotto cattivo come con Johnny Depp o il ruolo del padre nel film “Il figlio più piccolo” con cui ho vinto tutti premi che non ho vinto in tutta la mia carriera, sono dovuti senza dubbio a questo, alla possibilità di uscire un po' di più dagli schemi e dai panni che il pubblico è abituato a vedermi indossare, come quelli dei film di Natale che non rinnego assolutamente."
- Cosa non deve assolutamente mancare nei tuoi film?
Alessandro Siani: "Quello che per me è indispensabile è che non ci siano parolacce. Poi un'altra cosa che non metterò mai nei miei film è una Napoli sporca, disordinata, chi ama Napoli non può non farlo. Nella scena del film in cui faccio il provino per la principessa c'è dietro di me una via da cui ho fatto togliere tutti i panni stesi fuori e ho fatto mettere il casco a dei ragazzi sul motorino."
- Come ti sei trovata nelle vesti da popolana?
Serena Autieri: "Il ruolo di Jessica Quagliarulo non ti capita tutti i giorni, ho tirato un sospiro di sollievo, il personaggio era già scritto bene, in più Alessandro mi ha dato grandi consigli, ma mi ha lasciato anche fare dove era possibile. Mi sono veramente molto divertita, anche perché cantare e ballare in un film è una cosa di per sé molto rara, in più farlo accanto ad uno degli attori più bravi e completi è una gioia ancora più grande."
- E' nata una coppia Siani/De Sica?
A.S.: "Mi piacerebbe molto lavorare con Cristian a teatro, anzi possiamo dire in primissima diretta che abbiamo già un'idea di cosa riportare a teatro: “Quasi amici”."
Eleonora Taddei
